Dal 2000, in collaborazione con i centri antiviolenza e i servizi socioassistenziali del territorio, la nostra “casetta nel bosco” – come la chiama Sofia – offre rifugio e assistenza a donne che fuggono da situazioni di violenza fisica, sessuale, psicologica e/o economica, e hanno quindi bisogno di un’altra soluzione abitativa temporanea.
Ad oggi, la struttura garantisce l’ospitalità di quattro persone (solitamente la donna con i suoi eventuali figli), a tempo pieno e con modalità residenziale continuativa, per un tempo non superiore a un mese, salvo particolari situazioni che richiedono tempi aggiuntivi.
Il luogo dove si trova la “casetta nel bosco” garantisce uno spazio fisico silenzioso, protetto e sereno in cui le donne possono prepararsi a spiccare il volo altrove. Ma ripartire, a volte da zero, non è facile.
Per questo l’associazione crea insieme a loro, ai servizi socioassistenziali e ad altre risorse del territorio un programma personalizzato e condiviso che soddisfi esigenze sanitarie, psicologiche ed economiche e, prima di tutto, le aiuti a trovare una nuova casa e un nuovo lavoro, ad esempio attraverso tirocini o occupazioni in contesti protetti.
Quando necessario, superata la fase emergenziale, l’associazione sostiene le donne anche con contributi economici per il pagamento di affitto, utenze, trasporti, babysitter o libri scolastici, per garantire loro l’indipendenza abitativa e il reinserimento lavorativo.


